Ora anche in alluminio: Trek Fuel EX-e 8 XT in prova

Con il Fuel EXe, Trek ha presentato la scorsa estate una cosiddetta bici con assistenza mid-level: in termini di supporto motore, nettamente superiore ai primi Light-E-MTB di Specialized & Co. che sono arrivati sul mercato, ma allo stesso tempo sensibilmente sotto il livello che, ad esempio, il leader del settore Bosch Performance Line CX offre. E in termini di peso, molto più leggero rispetto ai soliti bolidi da oltre 25 kg, ma non così spinto come sarebbe effettivamente possibile con il nuovissimo TQ HRP50, il che sembra essere in linea con la filosofia di Trek.
A prescindere da tutte le cifre che riguardano potenza nominale, wattora ecc. - in breve: motore 50 Nm, 300 W max., tre livelli configurabili individualmente; batteria 350 Wh, due ore di tempo di ricarica; peso totale 3,9 kg - il nuovo arrivato in carbonio nel test ha entusiasmato soprattutto per due aspetti: una sensazione di guida assolutamente naturale e un funzionamento quasi silenzioso.

E proprio questa geniale combinazione, arricchita dal divertimento di guida che può fornire un potente All Mountain super equilibrato, è ora disponibile anche nella versione in alluminio. Naturalmente con un, due chili in più di "peso sui fianchi". Ma anche con un risparmio di uno, due, tremila euro sui costi, a parità di equipaggiamento.
Specificamente, vengono offerti tre modelli in alluminio. Il Fuel EXe 5 con cambio Deore, freni Tektro e forcella RockShox (Recon Silver) più ammortizzatore X-Fusion Pro ha un prezzo di 5.499 euro, ma pesando quasi 21 kg gioca onestamente solo in modo limitato nella "lega leggera".
Il Fuel EXe 8 GX AXS T-Type, che pesa 20,3 kg, è equipaggiato elettronicamente e con trasmissione come suggerisce il nome del modello, frena con Sram DB8 e ha una sospensione Fox (Rhythm 36, Perf. Float X), che condivide, ad esempio, con le ruote, la Dropper Post o il cockpit, con il Fuel EXe 8 XT qui testato. Il cambio elettronico costa 500 euro in più rispetto al modello di test che costa 6.999 euro. Ma è ancora quasi la metà del prezzo attualmente richiesto per il top model in carbonio...

Il Fuel EXe in alluminio Alpha Platinum è disponibile per il modello XT in una colorazione discreta (blu scuro con scritte color caffè) o molto discreta (grigio satinato). Curiosamente, le gomme Skinwall diventano un elemento visivo decisivo e perfettamente armonizzato per il loro design discreto.
Mi piace molto questo modo semplice di portare colore su un telaio apparentemente monotono; lo stesso vale per il fatto che il Fuel EXe si rivela una E-Bike solo guardandolo da vicino, tanto è sottile come il motore o la batteria sono costruiti, e di conseguenza la zona del movimento centrale e il tubo di sotto, e quanto discretamente il display del tubo superiore e il comando remoto si integrano nell'opera d'arte complessiva. Altri possono vedere entrambe le cose esattamente all'opposto - ed è anche legittimo. Per me è stato amore a prima vista.

Secondo il produttore, la versione in alluminio non differisce sostanzialmente dalla variante in carbonio. Abbiamo quindi a che fare con un Twentyniner con lo standard Boost e una linea catena di 55 mm, che combina 140 mm di escursione posteriore con forcelle da 150 mm. Sarebbero possibili altri 10 millimetri in più nella parte anteriore.
Chi vuole, può guidare la bici anche nella configurazione Mullet con una ruota posteriore da 27,5". A questo scopo, il MinoLink, il noto sistema di regolazione della geometria di Trek che varia gli angoli di circa 0,5° e l'abbassamento del movimento centrale di 7 mm, deve essere impostato su "High". Tuttavia, le indicazioni di velocità sul display non saranno più corrette, poiché la circonferenza minore non può essere comunicata al sistema.

Oltre al Flipchip, che nella pratica risulta un po' macchinoso, è presente ovviamente anche l'ABP, il sistema Active Braking Pivot di Trek che lavora contro l'effetto di indurimento della sospensione posteriore durante la frenata. Tuttavia, si è dovuto rinunciare al KnockBlock, un'altra caratteristica tipica degli americani, per consentire al display elegantemente integrato nel tubo superiore di avere abbastanza spazio.

I cavi sono interni, ma non passano attraverso il cannotto di sterzo. Gli appassionati di cockpit senza cavi potrebbero non gradire, ma chi ama fare da sé con i cavi potrebbe essere contento. Per quanto riguarda gli ingressi dei cavi, c'è una piccola differenza rispetto alla versione in carbonio. Dove quest'ultima ha guide elegantemente sigillate ovunque, nel telaio in alluminio ci sono semplici fori sul lato sinistro.
Per quanto riguarda la protezione del telaio, le due versioni sembrano nuovamente all'altezza: robuste piastre rimovibili circondano il tubo obliquo e il vano motore. Rimuovendo la copertura del movimento centrale (vite a brugola da 4 mm), si può tra l'altro estrarre la batteria verso il basso.
La porta di ricarica si trova appena sopra il portaborraccia, dove se necessario può essere collocato l'opzionale Range Extender (160 Wh, 900 g, utilizzabile anche separatamente). Per chi preferisce riempire lo spazio con succo reale piuttosto che elettronico: il telaio di taglia S può contenere al massimo una bottiglia da 600 ml, mentre le altre tre taglie possono ospitare bottiglie più grandi.

Il diametro del tubo sella è di 34,9 mm, la profondità massima di inserimento della Dropper Post, a seconda della taglia del telaio, è di 190, 225, 250 o 280 mm. Non ci sono attacchi ISCG, ma l'EXe 8 di serie include il paracatena e*Thirteen.
L'All Mountain viene consegnato con un setup tubeless nella larghezza massima di pneumatico possibile di 2,5". Dietro è possibile montare dischi freno fino a 203 mm di diametro negli attacchi Direct Mount.

La bici è disponibile in quattro dimensioni. La geometria con un angolo di sterzo piatto di 64,7°, un angolo di sella ripido di 76,7°, un reach modernamente lungo (485 mm in taglia L), foderi orizzontali da 440 mm e un corto rake mira a combinare un'elevata stabilità su discese ripide e veloci con una posizione di seduta efficiente per le impegnative salite. Il Flipchip, come già accennato, consente piccole modifiche fino all'opzione di un set di ruote misto.
Inoltre, l'angolo di sterzo può essere regolato di +/- 1 grado utilizzando delle coppe sterzo inclinate opzionali. Questa caratteristica, ereditata dal modello non motorizzato Fuel EX, attualmente arricchisce esclusivamente il modello in alluminio. Di serie, il Fuel EXe viene fornito con una coppa a 0 gradi e nella posizione bassa del MinoLink.

Pendio a sinistra, radice a destra, gradino di roccia avanti. E subito il prossimo. E ancora uno, ma questa volta combinato con un ingresso di curva complicato. Poi una breve pausa di respiro su un terreno innocuo e terroso. Seguito da un'orgia radicale boschiva, seguita da lastre di pietra impilate selvaggiamente l'una sull'altra.
Ci sono terreni più semplici per fare amicizia con una mountain bike nuovissima, come quelli dei sentieri enduro dei 3 Paesi. Ma difficilmente più divertenti. E di certo non più rivelatori.
Perché quando un materiale sconosciuto incontra percorsi impegnativi e lunghe giornate in bicicletta, molte cose possono andare storte. Se non lo fanno, e invece il sorriso si allarga con ogni discesa, traversata o salita, questo è un segno inequivocabile di un "abbinamento perfetto". Soprattutto se per regolare l'altezza della sella, le manopole e il telaio ci sono voluti appena dieci minuti.

Nauders al Passo Resia mi ha quindi servito per familiarizzare con il nuovo Trek, e la Val Gardena qualche settimana dopo per approfondire (o dovrei dire sporcare?) la nostra relazione ancora giovane. Tornato nel Wienerwald di casa, ho presto deciso di non voler più lasciare andare la bicicletta del test - a qualsiasi costo, per usare un detto popolare di queste parti.
Troppo inesorabilmente mi porta su gradini e campi di pietra, tappeti di radici e passaggi rocciosi, tanto che non voglio più rinunciare a questa sensazione di sicurezza. Troppo precisamente si snoda attraverso curve e perdona anche l'anca più rigida o la scelta più maldestra del percorso.
Il telaio agisce inoltre con autorità, aderisce al terreno nonostante l'impostazione piuttosto sportiva del retrotreno e convince con trazione e capacità di assorbimento, dove altri semplicemente sobbalzano. D'altra parte, la forcella domina il ruolo del sensibile con grande abilità, senza mancare di capacità di assorbimento.
E infine, il peso - che in realtà non è così basso - è così ben bilanciato che si vuole immediatamente e con successo decollare con l'EXe verso altezze elevate. Quest'ultima cosa però me l'ha fatta solo raccontare da uno che sa e ama volare, e che per comodità è più o meno della mia statura e quindi ha potuto testare anche lui la bici in alluminio.